Il profumo dell’Eden

Esce fra tre giorni il mio nuovo libro. Lo pubblica la Giuntina nella storica collana “Schulim Vogelmann”. Non è un romanzo per ragazzi, né per adulti. È un saggio sulla mistica ebraica, mia vecchia passione dei tempi dell’università rispolverata negli ultimi anni in una ricerca… profumata. Il profumo dell’Eden è la storia degli odori e dei profumi attraverso la mistica e le tradizioni ebraiche.

Tutto è ispirato da un oggetto, che si chiama “besamim”. I besamim vengono usati in un particolare rito ebraico, che chiude lo Shabbat: si tratta di scatoline quasi sempre a forma di torre, e contengono profumi. Partendo da quell’oggetto ho deciso di ripercorrere la mistica ebraica in lungo e in largo e di non farlo con gli occhi ma col naso. Il viaggio racconta molte cose diverse.

Qualche esempio? La forma dei besamim, se agiti il mondo puoi creare la luna, quando l’incenso diventa sacro, il Salmo 141, il Cantico dei Cantici, il rito prima di accompagnare la regina, l’idolatria, le tentazioni dello speziale, il segreto di un bambino, il messaggio di un vecchio… E poi spezie, mirra e galbano, il suono del sale, vino, luce, cerve, l’albero della vita, i vestiti profumati di Adamo, una gazzella che fugge, scrigni appartenuti a re Salomone, serpenti che strisciano, la regina di Saba e le sue nozze, torri che volano nel cielo…

Le mie ricerche finiscono vicine ad Hannah Arendt, Gershom Scholem, Elie Wiesel. La cosa mi onora e mi preoccupa allo stesso tempo…