Riga fa punto

Oggi non contano i numeri sul tabellone, nella palestra durante la partita. Oggi conta soprattutto un altro numero, quello delle ragazze e delle donne che subiscono violenza. Qui, in Italia, vicine a noi. Oggi non contano solo le schiacciate, ma il pensiero va a tutte le ragazze che si sentono schiacciate da un ragazzo. Oggi non contano i colpi di bravura, ma il pensiero va ai colpi che tante, troppe donne subiscono da un uomo ogni giorno. Qui, in Italia, vicine a noi. Oggi non conta il silenzio, perché di silenzio ce n’è stato anche troppo. Oggi conta il rumore che abbiamo fatto in quel minuto speciale, intenso e pieno di senso, prima della partita.
Oggi guardiamo le giocatrici, le ragazze, le donne che ogni giorno in palestra giocano, si divertono, s’impegnano e scoprono se stesse attraverso la pallavolo, e il pensiero corre al loro futuro vicino. Vogliamo che sia migliore di questo presente. Vogliamo che ognuna di loro sia sorridente e libera di amare e di essere amata, sempre. Come oggi. Più di oggi.