La Memoria e la samba
Virginia Gattegno compirà 96 anni il prossimo 31 luglio. Si è fatta accompagnare giù dal suo alloggio ed eccola qui, insieme a noi. Sapevo che era lì per venire, ma fino all’ultimo non ne potevo avere la certezza: ero certo però che questa donna forte e curiosa non avrebbe voluto perdersi il reading del Diario di Anne Frank proprio in quel Campo del Ghetto dove lei vive da tanto tempo.
È nata prima di Anne. È stata ad Auschwitz più o meno nello stesso periodo. Ha un numero differente sul braccio e ricordi e famiglia e amori e dolori diversi. Però di Anne, credo, condivide il desiderio per la scrittura e gli occhi vispi di chi sa rialzarsi, crederci, tenere duro sorridendo. Una leggerezza fatta di nulla, gliela leggi tutta nelle mani.
Timisoara Pinto di Radio1 ci ha scattato questa foto. Non è importante di cosa stessimo discutendo, ma di come: sorridendo. So che sorridevo in quell’istante perché non riuscivo a togliermi dalla mente una poesia scritta da Virginia alcuni anni fa. Mi piace così tanto che la so a memoria. E nel finale dice così.
Ho attraversato (così mi pare)
secoli di storia
ma quella bambina
e quella adolescente
ancora vivono in me
e ancora preferiscono
una samba
alle cose serie della sua età.