
Einaudi Scuola, Torino
pp. 120
ISBN 978-88-286-1641-2
illustrazioni di
Giorgio Bacchin
apparato didattico a cura di
Laura Quagliolo
La pioggia porterà le violette di maggio
Per affrontare anche con i più piccoli il tema della Shoah. Con un percorso di comprensione
Siamo a Praga. Klara riceve in dono per il suo decimo compleanno un vecchio clarinetto che i genitori hanno acquistato da un rigattiere. Dal doppiofondo della custodia salta fuori una busta ingiallita sulla quale, sorpresa, è scritto a mano un nome: Klara. Una Klara di tanti anni fa… Ma chi era Klara? Dove viveva? Dov’è finita? E chi era Samuel, autore del biglietto contenuto nella busta? E poi: a chi apparteneva il clarinetto? Troppe domande senza risposta, bisogna indagare. Per fortuna la piccola Klara può contare per le sue ricerche sull’aiuto del fratellone e della sua simpatica e (apparentemente) sconclusionata band di metallari, che a bordo di uno scassatissimo furgoncino l’accompagnano in giro per la città e nei dintorni. Sulle tracce del clarinetto i ragazzi devono ben presto affrontare il dolore e l’orrore di una delle più grandi tragedie della storia: la persecuzione degli ebrei. Da un luogo a un altro, da una persona a un’altra, ognuna con una storia straordinaria, ognuna con tanta vita da raccontare e una musica da suonare, le ricerche di Klara si concludono nella cittadina di Terezín, dove si trovava un campo di prigionia degli ebrei: qui il Samuel e la Klara del biglietto erano stati deportati; qui, fuori dalla fortezza, si trova l’albero con il cui legno il clarinetto era stato costruito. Da questo viaggio Klara e la band usciranno cambiati: con la consapevolezza del passato e la fiducia nel futuro.
Il biglietto
– Tanto tempo fa era un albero.
Il papà di Klara ha voglia di indovinelli mentre le consegna orgoglioso un pacco rosa, grande come una scatola da scarpe, con un fiocco di tulle leggero annodato sopra e un bigliettino con la scritta “Buon compleanno”.
Le ripete: – Tanto tempo fa era un albero – e Klara è raggiante ma rimane senza parole mentre cerca di bucare la scatola con lo sguardo per vedere attraverso il cartone cosa contiene e risolvere l’enigma.
La mamma esce dalla cucina avvolta nel profumo di una torta alle mele appena sfornata e la appoggia sul tavolo del soggiorno, già pieno di bicchieri colorati e piattini arcobaleno. Sulla torta, dieci candeline accese.
Il papà s’inventa sempre qualche indovinello strano quando si tratta di aprire un regalo e Klara punta il soffitto con lo sguardo per riflettere meglio: cosa può essere? Tanto tempo fa era un albero, ma adesso sta comodo in una scatola.