Arrivederci, Lea

«Uscivamo dalla Porta delle Vergini, in fondo alla strada scendendo dalla scuola, ci lasciavamo alle spalle le mura della città e in due passi eravamo al porto. Da lì bastava tenere la strada che costeggiava la riva, dove le file di barche ormeggiate ondeggiavano a tempo, e portava verso est per raggiungere le prime spiagge assolate e placide. Lea diceva che l’acqua la faceva rinascere, e aveva ragione. Non avrei saputo dirlo meglio».

Virginia Gattegno

Questa notte è mancata Lea Gattegno, sorella di Virginia e sopravvissuta come lei ad Auschwitz.

Che il suo ricordo sia di benedizione.