La nuda verità

La Memoria è la cosa più giovane che abbiamo. I ricordi ci mettono di fronte agli anni che passano, all’anagrafe insopportabile delle nostre vite, al tempo che è trascorso. La Memoria no. È una scelta, e come tale è giovane, fresca e rinfrescante. Ci fa sentire vivi. Ci fa sentire uniti. Ci fa sentire giovani perché ci mostra solo il tempo davanti a noi. È il paradosso, ed è la sua bellezza.
E quando sulla Memoria lavori coi giovani, quelli veri, hai sorprese eccezionali. Ho chiuso il mio “tour” con gli studenti delle superiori di San Donato Milanese: forse non ci sarebbe stato modo migliore. Ragazze e ragazzi hanno prodotto alcuni video sullo sterminio nazista, ed eccone uno: protagoniste sono le ragazze dei bordelli nei lager, uno dei punti più bassi in quella oscurità.
Pensatene ciò che volete. A me sembra bellissimo. E mi mette dentro la voglia di continuare, andare avanti. Fermarsi il tempo che serve ad avere nuove idee.
7 settimane senza sosta. 89 appuntamenti singoli. 9.100 persone incontrate tra bambini, ragazzi, studenti, lettori. Senza contare i telespettatori di Le parole della settimana (Rai3) e del Tg2, e gli ascoltatori di Radio1 Rai e Radio2. Diverse migliaia di chilometri percorse in giro per l’Italia. Due libri nuovi nuovi da portarmi a spasso, SOLO UNA PAROLA (Rizzoli) e FU STELLA (Lapis Edizioni), tre nuovi reading teatrali da portare in scena.
Da ieri, rallento e ritorno alla mia normalità. Con la sensazione di aver trovato belle persone. Con la certezza che nelle scuole c’è tanto, tra docenti impegnati e appassionati, ragazzi e ragazze che guardano tanto avanti.
Contro una realtà dove i senza memoria (ministri che solidarizzano coi delinquenti, politici palesemente razzisti e opportunisti, giornalisti poco interessati ad approfondire, sindaci attrezzati a tutto fuorché all’intelligenza, tutta questa “gente” rumorosa ma triste, nostalgica di un passato morto e stramorto fatto di fascismi e tradizioni mai esistite, tutta questa “gente” che si fa fregare dal primo xenofobo che passa convinta però di saperla tanto ma tanto lunga) sembrano farla da padrone.
Ho la sicurezza che questi ostacoli alla Storia che spadroneggiano sulle prime pagine verranno un giorno spazzati via. È questione di tempo. È questione di rimanere qui. È una questione di giovani, e quindi di tutti noi.